0

Tecnologia, eleganza e prestazioni eccellenti per il nuovo smartphone Huawei

Al giorno d'oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante ed ha introdotto tantissime innovazioni che hanno migliorato sensibilmente la vita di tutti i giorni. Tra quelle più importanti ci sono senza dubbio gli smartphone di cui oggi non si può fare a meno. Huawei Nova lite+ è il nuovo smartphone prodotto da Huawei dal design originale e dalle prestazioni eccellenti.
 

Design sottile ed elegante per il nuovo smartphone Huawei


Huawei Nova lite+ è uno smartphone prodotto dal marchio Huawei che è caratterizzato da un design super sottile ed estremamente elegante. Esso infatti è strutturato in modo completamente differente: il display è di 5,5 pollici mentre il vetro frontale 2,5D presenta bordi arrotondati che assicurano un'esperienza visiva eccellente. Grazie a tale espediente infatti questo smartphone Huawei assicura una continuazione perfetta tra lo schermo e il corpo del cellulare: l'effetto dunque sarà quello simile a un display galleggiante quando è in funzione. Oltre ad essere sottile tale smartphone è anche estremamente leggero e può essere utilizzato da chiunque senza essere ingombrante. Il design inoltre non è spigoloso ma presenta delle curve e degli angoli arrotondati che lo rendono decisamente piacevole da usare e toccare.

 

 

Prestazioni eccellenti e funzionalità all'avanguardia


Una delle peculiarità del nuovo Huawei Nova lite+ è sicuramente la durata della batteria. Essa infatti è ad alta intensità da 4000 mAh e dura più a lungo rispetto ad altri smartphone. È stato dimostrato inoltre che anche dopo 500 ricariche effettuate la sua capacità resta superiore all'80%. Un risultato davvero impressionante e soprattutto molto comodo dal momento che non ci si dovrà preoccupare di cambiare la batteria dopo un certo periodo di tempo. Chi preferisce inoltre può utilizzare il risparmio energetico per durante la navigazione in rete o mentre si stanno guardando dei video. Anche la qualità della fotocamera è una caratteristica da non sottovalutare. La fotocamera posteriore è da 12 megapixel ed è l'ideale per scattare fotografie di ottima qualità anche in condizioni in cui c'è poca luce. Un'altra funzione molto utile è la possibilità di mettere a fuoco il soggetto della foto in soli 0,3 secondi grazie al sistema di autofocus con rilevamento di fase. In tal modo anche chi è alle prime armi potrà scattare fotografie di qualità eccellente. La fotocamera frontale invece è da 8 megapixel e possiede non solo il riconoscimento facciale ma anche il filtro bellezza per scattare selfie perfetti e luminosi. La memoria espandibile di 16 GB permette di scaricare tutte le applicazioni e tutta la propria musica preferita senza occupare troppo spazio. Da non dimenticare poi l'interfaccia completamente rinnovata che consente di personalizzare lo smartphone Huawei come meglio si preferisce e di completare le operazioni di base in pochissimi e semplici passaggi.

Huawei Nova lite+ assicura un'esperienza incredibile consentendo di scattare fotografie eccellenti in qualsiasi condizione, di utilizzare la batteria più a lungo nel tempo e di personalizzare ogni funzione a seconda dei propri gusti. Il design minimal, semplice ma accattivante, grazie ai bordi arrotondati rende lo smartphone elegante e raffinato.

 

 

0

Economy App ed acquisti online di Food & Grocery

La tendenza a comprare online è sempre più diffusa e nell’ultimo periodo è sempre più consolidata anche per quanto riguarda gli alimenti, anche in Italia. Brand come Cortilia, JustEat o Deliveroo stanno ottenendo sempre più successo e i numeri di questo mercato parlano chiaro. Insomma gli italiani fanno sempre di più la spesa con lo smartphone ed ordinano sempre di più prodotti legati allo slow food o al cibo d’asporto.

Continue Reading

0

Tecnologie e digitale: ecco come saranno gli uffici del futuro

L’ufficio del domani come sarà? Che cosa dobbiamo aspettarci? Gli esperti parlano chiaro e mostrano quali sono le ipotesi più concrete in merito agli uffici del futuro, pronti a diventare multifunzionali, agili, ecosostenibili e ricchi di tecnologie. Si cercherà di creare interazione per supportare produttività aziendale e individuale, con il sostegno di dispositivi e applicazioni. Spuntano allora piattaforme di Digital Asset Management (DAM) che si affidano a tecnologie touchscreen, soluzioni vocali con sistemi cognitivi e strumenti che permetteranno di essere sempre aggiornati attraverso programmi di formazione continua. Vediamo che cosa ci riserva il futuro!

Continue Reading

0

Il Futuro Energetico degli USA

Sono circa 21 gli scienziati americani che hanno pubblicato un testo contenente posizioni contrastanti in merito alla decarbonizzazione degli Stati Uniti. Secondo gli studiosi viene messo sotto accusa il lavoro di un altro scienziato, Mark Jacobson, che avrebbe firmato un documento pieno di errori al fine di sostenere che negli States è possibile raggiungere un mix energetico rinnovabile entro il 2055 pari al 100%. Secondo i dati dell’Energy Information Administration (Eia), nel 2016 gli Stati Uniti hanno prodotto circa il 6,5% della propria elettricità sfruttando l’idroelettrico; il 5,6% viene dall’eolico e il 0,9% dal fotovoltaico.

Chi è Mark Jacobson e che cosa sostiene?

Jacobson, professore di Stanford, è conosciuto per il suo lavoro di climatologo impegnato nella transizione energetica e sul tema dell’integrazione delle rinnovabili. Secondo quanto spiegato da Forbes, il suo documento, pubblicato nel 2015, è diventato un simbolo, una bibbia per chi sostiene le energie alternative. Peccato però che ora questa convinzione scientifica sia stata “smascherata” e riclassificata come ideologia. Il paper di Jacobson spiegava che l’obiettivo della totale decarbonizzazione dell’economia americana poteva essere raggiunta in meno di 40 anni attraverso l’uso di fotovoltaico, eolico e idroelettrico. Il tutto spendendo meno rispetto a qualsiasi altro mix di energie alternative. A collaborare al documento, che ha ottenuto l’importante Premio Cozzarelli assegnato dalla National Academy of Sciences degli Stati Uniti, è l’ingegnere Mark Delucchi.

Continue Reading

0

Che cos’è Arduino e perché funziona così bene

Che cos’è Arduino? E soprattutto perché è così famosa? Parliamo di una scheda elettronica che ha piccolissime dimensioni e sfrutta un microcontrollore ATmega. Si tratta di un prodotto made in Italy che è stato sviluppato dai membri dell’Interaction Design Institute di Ivrea; l’idea che ha portato alla sua nascita è quella di poterla sfruttare come strumento hardware con scopi professionali, ma anche didattici. Grazie al suo utilizzo è possibile realizzare velocemente piccoli dispositivi, come per esempio i sensori di luce ma anche di temperatura e umidità, oppure controllori di velocità per motori. Si tratta di un software libero che prende il nome da un bar che si trova proprio a Ivrea ed è stato a lungo frequentato da alcuni dei fondatori.

Al momento della sua nascita, Arduino era stato pensato per poter stimolare la creatività degli allievi del docente Massimo Banzi, che insegna alla scuola di Interaction design. Era il 2005 e da allora, il progetto ha preso sempre maggiore spazio tra ingegneri e docenti, diventando ad oggi il vero punto di riferimento per designer e appassionati di tecnologia.

 Arduino fa rima con rivoluzione

Arduino sfrutta una scheda che è programmabile grazie al linguaggio di programmazione. Il microcontrollore comprende memorie permanenti e volatili, oltre alle porte di I/O che sono configurabili. Questa è la grande differenza con i microprocessori che invece integrano solo l’unita di elaborazione (CPU). Proprio per questo motivo Arduino appare come un sistema autonomo e ciò che programmiamo può essere salvato sulla memoria permanente, mentre si potrà sfruttare la memoria volatile per memorizzare i dati che sono usati durante il funzionamento del programma. Il suo successo è legato al suo sistema Open Source: il team che l’ha creato infatti mette a disposizione le informazioni riguardo l’hardware, sotto licenza Creative Commons, e permette così a ogni utente di usare i dati per costruire poi un clone di progetti già esistenti.

Potrai reperire numerosi progetti Arduino nel web ed espandere le sue funzioni acquistando diversi accessori compatibili con la scheda Arduino. E’ proprio grazie a questa sua versatilità che si presenta come un prodotto straordinario nel settore dell’elettronica che è riuscito a diffondersi tra piccoli e grandi sviluppatori in modo velocissimo, anche per merito del suo prezzo contenuto: la versione entry level Arduino Uno si attesta su un prezzo di circa 22€.  Tutto quello che serve è avere un pizzico di creatività e la tua scheda Arduino e decidere come utizzarla nel tuo ambiente domestico, partendo per esempio dai sistemi di accensione delle luci automatizzate per reagire nel momento dell’ingresso di una stanza.

0

Droni per i disastri ambientali: è svolta in Madagascar

I droni, contrariamente a quanto si possa pensare, non sono solo oggetti giocattolo, con i quali divertirsi ad effettuare riprese aeree per puro interesse personale. Questo dispositivo può infatti sfruttare la sua tecnologia innovativa per potersi mettere a servizio dell’uomo. In che modo? I droni ormai sono parte integrande del mondo che ci circonda: vengono usati per ispezioni, controlli di frontiere, consegne e per verificare lo status delle coltivazioni. Ma non è tutto! Possono servire per monitorare i disastri naturali e soprattutto per prevederli. E’ questa l’intenzione che è stata progettata da Unicef, pronta a donare infatti tre dispositivi al Madagascar per permettere così di sorvolare e controllare diverse aree del Paese. Sfruttando le riprese in diretta si vuole verificare sul campo le possibili zone che sono a rischio idrogeologico, dove purtroppo frane e alluvioni sono all’ordine del giorno. In questo modo si potrà avere sempre il controllo sulle eventuali problematiche ambientali, in modo da intervenire ancora prima che si verifichino catastrofi che sono la causa di morte di moltissime persone.

Tecnologia a portata di uomo

Le caratteristiche di un drone possono variare, in linea generale, in base all’autonomia di volo, alle funzioni previste, ma ciò che li accomuna è la possibilità di fare foto in 3D in un’area allagata, riuscendo sempre ad ottenere immagini ad alta definizione. Riuscire a controllare una data area geografica è quindi di fondamentale importanza e viene reso possibile anche in condizioni climatiche più ostili, quelle che spesso vanno a causare fenomeni intensi e devastanti. I droni dotati di telecamera si muoveranno in grande libertà permettendo di risparmiare prima di tutto a livello economico rispetto a quanto potrebbe costare il lavoro effettuato con un elicottero (che potrebbe anche costare circa 1000 euro l’ora).

Come è stato spiegato, grazie al supporto di Unicef, si potrà monitorare in primo luogo i cicloni, le inondazioni, possibili rotture di dighe o addirittura i crolli di strade. Al tempo stesso si potrà provvedere con la segnalazione della problematica inviando uomini sul posto giusto in tempo per intervenire prima che si verifichi il disastro previsto. Il vantaggio primario è la velocità di azione, seguito dal basso costo e dalla massima resa. Non a caso, nei prossimi 4 anni si ipotizza che i droni possano trovare sempre maggiore spazio all’interno dei settori lavorativi, oltre chiaramente ai dispositivi per uso ricreativo. Globamente infatti si parla di una stima di circa 4,7 milioni di droni presenti sul mercato nel 2020.